30 anni di Ninfa Plebea, la libreria Spark omaggia Domenico Rea

Era il lontano ottobre 1992 quando l’ultimo romanzo di Domenico Rea appariva sugli scaffali delle librerie italiane. A credere che Ninfa Plebea fosse un capolavoro su cui puntare, la casa editrice Leonardo. Il romanzo di Rea l’anno successivo si aggiudicò il Premio Strega. A trent’anni dalla pubblicazione del libro scabroso di Rea, mercoledì 23 novembre alla libreria Spark di via Bovio a Napoli, l’opera verrà ripresentato al pubblico con Alessio Forgione, Antonella Ossorio e Raimondo Di Maio. Presente la figlia dell’autore Lucia Rea. A leggere alcuni brani Rosalba Di Girolamo. Il romanzo è stato rieditato proprio quest’anno dalla Bompiani, per molto tempo purtroppo era rimasto “fuori edizione”. Pochi i fortunati che sono riusciti in questi anni a possedere qualche vecchia copia. “Blasfemia” letteraria escludere un capolavoro dell’editoria per quasi un decennio, l’opera è un romanzo troppo bello e suggestivo per essere dimenticato. Siamo a metà degli anni ’30, Miluzza giovane adolescente di Nofi, paesino napoletano, inizia a scoprire le prime pulsioni sessuali che condivide con la sua amica Annuzza. Molti si accorgono del guizzo malizioso della giovane, dal libidinoso parroco don Proloco alla sinistra cantiniera Moschella, che dietro le botti per poche lire allunga le mani sulla giovane. Panta rei nella vita di Miluzza fin quando sua madre muore dopo un “focoso” amplesso sessuale con un giovane soldato. Paese piccolo popolato da gente dalla lingua lunga, la giovane inizia ad essere il centro delle lordure umane. Tutto precipita quando morti anche il padre e il nonno diventa l’amante del suo datore di lavoro, il quale perderà completamente la testa per lei. Finito l’amore infedele, Miluzza è ormai marchiata a fuoco dalle comare del posto e dagli uomini come una “ninfomane” plebea. La guerra non risparmia neanche il piccolo e lascivo paesino, i bombardamenti portano la gente di Nofi a scappare in una cava. Durante il fuggi fuggi Miluzza, sprofondata nel baratro della vergogna, decide di rimanere da sola chiusa in casa. Durante la sua solitudine alla sua porta bussa ferito Pietro, un soldato italiano in ritirata. Il giovane sarà la scossa che metterà la parola fine alla vecchia e drammatica vita di Miluzza. Ninfa Plebea è un romanzo che mette in risalto le contraddizioni e le ipocrisie umane, attraverso la descrizione di un paesino di provincia schiavo delle nevrosi sessuali che rimandano agli istinti più primitivi e selvaggi dell’uomo. Qui la grandezza di Rea nel fondere letteratura, antropologia e psicologia fino a realizzare uno dei romanzi più belli e controversi della letteratura italiana.

di Lisa Terranova