Assuntina, l’eroina operaia

Il fuoco arde, brucia, fa paura. Assuntina non ne aveva paura, perché lei lo rappresentava in pieno. Il suo carattere infiammabile, la sua indomabilità l’avevano resa unica tra le sue tante sorelle. Lei, anche se bella e ammirata dagli uomini, aveva scelto la strada del nubilato per assistere il fratello solo e malato. Lavorava in una fabbrica di corde alle pendici del Monte Somma. Operaia forte e instancabile, faceva parte di una di quelle catene di montaggio che fabbricava cordami e spaghi di canapa per le navi. Lei che il mare forse non lo aveva mai visto, si ritrovava a fabbricarne gli accessori per i grandi “mostri” che lo attraversavano. Nel secolo scorso (impossibile reperire la data) Assuntina poco più che ventenne, robusta e alta come una quercia, lavorava nello stabilimento e lo faceva con grande scrupolosità e dedizione, sempre pronta ad aiutare le sue colleghe, sempre pronta a distrarle ora con una battuta, ora con una stravaganza. La sua presenza colorava quelle giornate grigie e monotone della classe operaia. Ma in un giorno di mezzo secolo, Assuntina da dispensatrice di allegria divenne una grande eroina. Durante un turno di lavoro scoppiò un brutto incendio, le operaie riuscirono a mettersi in salvo per miracolo e ad uscire all’esterno della fabbrica, tra cui la giovane Assunta. Ma un grido squarciò il loro sollievo. Il direttore non era con loro. Il pover’uomo era rimasto intrappolato all’interno dello stabilimento. Assuntina fu la prima a lanciarsi tra le fiamme, tra le urla delle sue compagne. Qualcuno tentò di fermarla ma invano. Passarono terribili e interminabili minuti, Assuntina dall’interno non dava segni di vita. Ad un tratto una figura alta e robusta, sporca di fuliggine usciva dal fabbricato avvolta dal fumo intenso, sulle spalle portava un uomo semisvenuto. L’operaia, aveva salvato un essere umano, rischiando la sua stessa vita. La gente assistette incredula a quella scena. Impietriti, nei primi attimi nessuno ebbe il coraggio di avvicinarsi a quella giovane e coraggiosa ragazza. I suoi parenti accorsero poco dopo, attorniati dai testimoni, furono messi subito al corrente del gesto compiuto dalla loro valorosa parente. Loro sorrisero, in fondo Assuntina da piccola aveva combattuto e vinto una terribile malattia, la meningite. La morte l’aveva incontrata e sconfitta quando era ancora una bambina e nulla avrebbe mai potuto spaventarla.

di Lisa Terranova