Kermesse culturale al Santuario stabiese dedicato alla Madonna della Libera

Un week end all’insegna della storia e della cultura stabiese, sabato 10 e domenica 11 dicembre al Santuario Madonna della Libera a Castellammare di Stabia si terrà la prima edizione della manifestazione “LiberaMenteFest”. Presentato da Migrazioni sonore, con il patrocinio morale del Comune, l’iniziativa nasce da un’idea della poliedrica artistica Fiorenza Calogero. Musica, enogastronomia, visite guidate, arte presepiale e devozione, tanti gli appuntamenti ai piedi di uno dei santuari più belli e ricchi di storia. In entrambi i giorni sarà possibile partecipare alle viste guidate condotte dal docente di Lettere e storico del Risorgimento Pierluigi Fiorenza. I visitatori potranno ammirare anche le opere dell’artista Raffaele Calogero. Sabato pomeriggio alle 18 in chiesa sarà possibile ascoltare la voce evocativa tradizionale di Fratielle e Surelle a cura di Aniello Lascialfari (che replicherà anche domenica alla stessa ora) e il concerto ” ‘A Maria” , una preghiera musicale dedicata alla tradizionale credenza delle sette Madonne eseguita da Biagio De Prisco e dal coro popolare dell’Agro Nocerino Sarnese. A seguire, all’esterno del Santuario, canti e danze popolari a cura de ” La voce della tradizione”. Domenica l’appuntamento musicale è con Fiorenza Calogero che si esibirà nel suo suggestivo spettacolo “DonnaMadonna”. L’artista sarà accompagnata dai musicisti Marcello Vitale (chitarra battente), Carmine Terracciano (chitarra) e Fortuna Liguori (voce recitante e artista figurativa). Ospite della serata Enrico Vicinanza. La manifestazione si concluderà con ” A Paranza d’ ‘o tramuntano”.

L’intera iniziativa si pone l’obiettivo di riscoprire il tradizionale borgo stabiese e le sue antiche tradizioni popolari. Il Santuario dedicato alla Madonna della Libera, ricordiamo che è tra i più iconici del sud Italia. Basti pensare che il culto devozionale iniziò nel Medioevo quando un gruppo di monaci benedettini si insediò in questo lembo di terra, oggi conosciuto come Camarelle. I religiosi diedero vita al culto mariano, che tutt’oggi esiste e resiste ancora grazie ad un’opera da loro realizzata; in una nicchia dipinsero una Madonna con un bambino, ai suoi lati San Cataldo e San Giovanni Evangelista. Successivamente fu realizzata la basilica. Il dipinto coperto intorno al 1200, fu riscoperto solo nel 1939 e da allora la sua devozione popolare non si è più arrestata, testimonianza i numerosi ex voto presenti nel santuario.

Per prenotare le visite guidate e per ricevere ogni eventuale informazione, sarà possibile contattare il numero 347 545 9585.

di Lisa Terranova