L’enigma della Medusa, Luciano presenta il suo romanzo

Un famoso reperto egizio scomparso dal Museo, un sindaco rapito in circostanze misteriose, un giallo che corre nelle ricche e preziose sale del Museo Archeologico Nazionale e nei vicoli di Napoli è questo il nucleo del terzo romanzo dell’archeologo scrittore Alessandro Luciano “L’enigma della Medusa”. Luciano presenterà il suo ultimo capolavoro mercoledì primo febbraio alle 18,45 al Punto Eianudi di Napoli La Blatta d’oro. Per la collana Il Portico della Marlin Edizioni, il romanzo narra della sparizione della tazza Farnese, uno dei capolavori più noti del MANN. Le indagini sono assegnate al capitano dei Carabinieri Lorenzo Ricci, del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale. Giunto a Napoli, il capitano si avvale della collaborazione del maresciallo Salah Hamid della sezione locale, e di Luigi Benitozzi, factotum del museo e uomo di fiducia del direttore Diomaiuti. Le indagini appaiono complicate ma Lorenzo trova in uno strambo dipendente del

museo, Mauriello, un prezioso testimone, in possesso di un’enigmatica “mappa verbale”.
Seguendo questa pista, il capitano è catapultato nei luoghi più misteriosi della città, e in una dimensione temporale dominata dal glorioso passato e dal richiamo alla religiosità pagana. Gli indizi che emergono s’intrecciano coi significati evocati dalla tazza Farnese, attraverso le sue arcane raffigurazioni e la sua storia tormentata. Nel corso delle indagini, la città è scossa da un secondo tragico evento, il rapimento del sindaco Ferraris. Se c’è un legame tra i due crimini, tocca a Ricci scoprirlo. Tra violenze e colpi di scena, filoborbonici e fanatici neopagani, la corsa per svelare la mappa verbale è serrata e avvincente. Con una prosa vivace e accattivante, tra avventurose digressioni storiche e dialoghi grotteschi, Alessandro Luciano ci proietta in un racconto ben documentato,
calandoci nella realtà quotidiana di una città affascinante e pericolosa.